Descrizione
Tra i lamenti profetici di San Pio da Pietrelcina, ben conosciuto era, ed è, il lamento da lui stesso ripetuto più volte con voce addolorata, nell’ultimo anno della sua vita: «Chi parla più del peccato?… Chi parla più della grazia?… Chi parla più dei “Novissimi”?…». E’ proprio così, purtroppo. Sembra che ormai queste parole e questi temi (Peccato, Grazia, “Novissimi”) siano diventati completamente dei pericolosi “tabù”, da allontanare e dimenticare. E in tal modo, molti argomenti di vita spirituale e morale vengono cancellati dai discorsi e dagli insegnamenti della Chiesa, con la rovina delle anime abbandonate e ridotte a povere cenerentole governate solo dall’ignoranza e dagli errori, in questo mondo che sta tutto «sotto il potere di satana» (1 Gv 5, 19). Come possiamo disinteressarci della cosa più importante che è l’assicurazione della nostra eternità nel Paradiso di Dio? Col nostro disinteresse nei riguardi dei “Novissimi” noi rischiamo la dannazione eterna nell’inferno: non è forse da idioti e pazzi un disinteresse del genere?… Eppure, siamo arrivati a tanto, ormai, per cui il povero predicatore che si azzarda a ricordare i nostri “Novissimi” viene accusato di essere un povero… antiquato, arretrato, stupido, terrorista, eretico… perché crede ancora che i “Novissimi” siano Verità di Fede, ossia: M o r t e, G i u d i z i o, P u r g a t o r i o, I n f e r n o, P a r a d i s o. Il presente libretto vuole essere un piccolo aiuto, invece, a quella salutare meditazione delle nostre supreme verità di Fede che ci sostengono nel concludere santamente la nostra vita terrena, tenendo presente appunto la massima fondamentale più salutare che resta sempre questa: “Ricordati dei tuoi Novissimi, e non peccherai in eterno”.